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Stockhausen, Karlheinz.

Compositore tedesco. Studiò dal 1947 al 1951 presso la Hochschule für Musik di Colonia e in seguito a Parigi con O. Messiaen e D. Milhaud, frequentando nel contempo all'università di Bonn corsi di acustica e cibernetica con W. Meyer-Eppler. Dal 1953 lavorò nello Studio di musica elettronica del Westdeutscher Rundfunk di Colonia, del quale assunse in seguito la direzione artistica (1963-75). Docente di Composizione e Analisi musicale nei seminari estivi di Darmstadt (1955-74) e dal 1971 al 1977 di Composizione presso il conservatorio di Colonia, fondò e diresse i Kölnerkurse für neue Musik (1965-69). S. è considerato un rappresentante di primo piano della musica d'avanguardia, esponente con L. Nono e P. Boulez della nuova musica seriale. Partito dall'ultimo Webern, egli condusse una ricerca tesa alla conquista di sonorità ancora inesplorate utilizzando, in totale autonomia rispetto alla tradizione, ogni genere di fonti e strumenti. La produzione di S. è tra gli esiti più rigorosi ed estremistici dell'avanguardia musicale, che guarda a lui come a un costante punto di riferimento. Tra le sue composizioni si ricordano: Kontrapunkte (1953), per dieci strumenti; Gruppen (1957), in cui S., suddividendo un organico di 109 esecutori in tre orchestre, disposte in sale distanziate, ognuna con un proprio direttore, tentò effetti stereofonici di musica spaziale; Kontakte (1959-60) per suoni elettronici, pianoforte e percussione; Hymnen (1967), una composizione colossale, di quasi due ore di durata, che rappresenta il massimo sforzo compositivo nel campo della musica elettronica; Stimmung (1968), per sei vocalisti. L'interesse di S. per il teatro totale sfociò nel grandioso progetto (intrapreso nel 1977 e conclusosi nel 2000) del ciclo (Licht) di sette opere dedicate a ciascun giorno della settimana, del quale fanno parte: Donnerstag (1981), Samstag (1984), Montag (1988), Dienstag (1993), Sonntag (2000). Pubblicò numerosi scritti raccolti in Texte zur elektronischen und instrumentalen Musik (1952-84) e la monumentale opera Texte zur Musik (dieci volumi editi dalla metà degli anni Ottanta al 1998). Fertile genio della sperimentazione musicale, S. scrisse 34 composizioni per orchestra, tra cui Willkommen (1998) e Lichter Wasser (1999), 13 opere per coro e orchestra, quali Michaelion (1998), circa 160 lavori di musica elettronica o elettro-acustica, pezzi per strumento solo la cui esecuzione spesso richiede ore di faticosa esibizione, come per Inori (1998). Insignito di numerose onorificenze in Europa e negli Stati Uniti, il compositore è membro della Libera Accademia delle arti di Amburgo (1968), dell'Accademia reale svedese (1970), dell'Accademia europea delle scienze, arti e lettere (1980), membro onorario dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma (1991), vincitore della medaglia Picasso dell'Unesco (1992) (n. Mödrath, Colonia 1928).